Pittura 2011/2019
La volontà di essenzialità arriva a una vera e propria stenografia i cui soggetti si piegano a una rappresentazione geometrica asimmetrica: i Paesaggi B1,B 2,B 3, Prugne. Le nature morte sono rese con semplicità, Tulipani 2011 e Pomodori e misure 2013. Le tele da cavalletto rappresentano gratificazioni del momento,dove tele più grandi sono lo sviluppo nella libertà più grande di un’idea poetica in cui mi riconosco ,il DECOSTRUTTIVISMO come ebbi a mostrare la prima volta nell’antologica di Villa Arrivabene,1988, titolando La forma e il tempo, costruita su qust’idea: Il tempo degrada le forme ma non tanto da togliere loro un vestigio di bellezza, sentimento estetico da cui le Archeologie di quegli anni cui faccio cenno nel romanzo d’invenzione e autobiografico Il guerriero diviso 2006.
93×75 Paesaggio lunare 2017 (Tela) 60×57 Morfemi e pomi 2015 (Tela) 69×50 Rosso di sera 2015 (Tela) 70×69 Paesaggio B1 2018 (Tela) 70×50 Paesaggio B2 2018 (Tela) 70×50 Prugne 2011 (Tela) 70×50 Pisa 2015 (Tela) 60×50 Fruttiera 2014 (Tela) 70×50 Paesaggio B3 (Tela) 85×75 Pomodori e misure 2013 (Tela) 80×70 Il centauro dimezzato 2015 (Tela) 70×50 Sulla battigia 2018 (Tela) 90×70 Tulipani 2011 (Tela)